Acqua bene comune:
Articolo n.2 della legge per il governo e la tutela dell'acqua:
1. L’acqua è un bene naturale e un diritto
umano universale. La disponibilità e l’accesso individuale e collettivo
all’acqua potabile sono garantiti in quanto diritti inalienabili ed inviolabili
della persona.
2. L’acqua è un bene finito, indispensabile
all’esistenza di tutti gli esseri viventi. Tutte le acque superficiali e
sotterranee sono pubbliche e non mercificabili e costituiscono una risorsa che
è salvaguardata ed utilizzata secondo criteri di solidarietà. Qualsiasi uso
delle acque è effettuato salvaguardando le aspettative e i diritti delle
generazioni future a fruire di un integro patrimonio ambientale. Gli usi delle
acque sono indirizzati al risparmio e al rinnovo delle risorse per non
pregiudicare il patrimonio idrico, la vivibilità dell’ambiente, l’agricoltura,
la fauna e la flora acquatiche, i processi geomorfologici e gli equilibri
idrogeologici.
3. L’uso dell’acqua per l’alimentazione e
l’igiene umana è prioritario rispetto agli altri usi del medesimo corpo idrico
superficiale o sotterraneo. Come tale, deve essere sempre garantito, anche
attraverso politiche di pianificazione degli interventi che consentano
reciprocità e mutuo aiuto tra bacini idrografici con disparità di disponibilità
della risorsa. Gli altri usi sono ammessi quando la risorsa è sufficiente e a
condizione che non ledano la qualità dell’acqua per il consumo umano.
4. L’uso dell’acqua per l’agricoltura e
l’alimentazione animale è prioritario rispetto agli altri usi, ad eccezione di
quello di cui al comma 3.
5. Tutti i prelievi di acqua devono essere
misurati a mezzo di un contatore a norma UE fornito dall’autorità competente e
installato a cura dell’utilizzatore secondo i criteri stabiliti dall’autorità
stessa.
umano universale. La disponibilità e l’accesso individuale e collettivo
all’acqua potabile sono garantiti in quanto diritti inalienabili ed inviolabili
della persona.
2. L’acqua è un bene finito, indispensabile
all’esistenza di tutti gli esseri viventi. Tutte le acque superficiali e
sotterranee sono pubbliche e non mercificabili e costituiscono una risorsa che
è salvaguardata ed utilizzata secondo criteri di solidarietà. Qualsiasi uso
delle acque è effettuato salvaguardando le aspettative e i diritti delle
generazioni future a fruire di un integro patrimonio ambientale. Gli usi delle
acque sono indirizzati al risparmio e al rinnovo delle risorse per non
pregiudicare il patrimonio idrico, la vivibilità dell’ambiente, l’agricoltura,
la fauna e la flora acquatiche, i processi geomorfologici e gli equilibri
idrogeologici.
3. L’uso dell’acqua per l’alimentazione e
l’igiene umana è prioritario rispetto agli altri usi del medesimo corpo idrico
superficiale o sotterraneo. Come tale, deve essere sempre garantito, anche
attraverso politiche di pianificazione degli interventi che consentano
reciprocità e mutuo aiuto tra bacini idrografici con disparità di disponibilità
della risorsa. Gli altri usi sono ammessi quando la risorsa è sufficiente e a
condizione che non ledano la qualità dell’acqua per il consumo umano.
4. L’uso dell’acqua per l’agricoltura e
l’alimentazione animale è prioritario rispetto agli altri usi, ad eccezione di
quello di cui al comma 3.
5. Tutti i prelievi di acqua devono essere
misurati a mezzo di un contatore a norma UE fornito dall’autorità competente e
installato a cura dell’utilizzatore secondo i criteri stabiliti dall’autorità
stessa.
Test:
Test:quanta acqua consumi?
Test:inquinamento acqua
Le mie relazioni ed i miei esperimenti:
grafico_excel_sul_consumo_dacqua.doc | |
File Size: | 41 kb |
File Type: | doc |
relazione_esperimento_scienze.doc | |
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idrosfera.doc | |
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File Type: | doc |